66 Views of Mount Emilius

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at twilight


12 Jan 2021 | 07:13 | -9,62°

Questo lavoro nasce in forma rituale per celebrare la bellezza del mondo attraverso un’azione simbolica e ripetuta.
 

Così ogni giorno, e per vari mesi, ho reso omaggio al luogo nel quale vivevo, la valle di Saint Barthelemy, nel comune di Nus, in provincia di Aosta. 
 

Si tratta di un tributo, ma anche di una ricetta per la felicità, che è stata presa in un momento preciso della giornata: d'altronde un rituale, per poter esser valido, deve avere un tempo esatto in cui aver luogo, non si può farlo quando torna comodo.

31 Jan 2021 | 07:00 | -9,49°

È bello avere un gesto che si ripete ogni giorno,
è come avere una cornice che resta ferma
e al suo interno possiamo notare
come tutto cambi, dentro e fuori da noi»

Chandra Livia Candiani
“Il silenzio è cosa viva”

4 Feb 2021 | 07:02 | -8,39°

Ciò che è stato mantenuto costante quindi, oltre all'inquadratura, è il periodo all'interno della giornata. Il numero sotto le foto - espresso in gradi - indica la posizione del sole rispetto alla linea dell'orizzonte.

Lo spazio di tempo in cui la nostra stella si trova tra 0° e -18° si chiama crepuscolo [dal latino crepuscŭlum, derivato di creper, alquanto buio significa] e serve al giorno e alla notte (e poi alla notte e al giorno) per darsi il cambio.

È il momento in cui il mondo fa una pausa e inverte il proprio respiro, donando alle nostre vite il tipico ritmo alternato che conosciamo.

24 Jan 2021 | 18:06 | -7,56°

Azzurro - uno squarcio -

E Grigio - un tratto veloce -

E Scarlatto - poche chiazze sparse

Ecco - un Cielo, la Sera -

Poi l’insinuarsi di porpora screziata -

Calzoni Rubino infilati di fretta -

Un’Ondata di Oro -

Una Riva - il Giorno

Ecco - un Cielo, il Mattino.

 

(n.204 - c.1860)

Emily Dickinson

8 Feb | 06:48 | -9,83°

Spesso viviamo di contrasti e rappresentiamo sia le cose che le emozioni in termini opposti: buono-cattivo, bello-brutto, sì-no. Ma noi non siamo computer e la realtà è più sfumata di come tendiamo a rappresentarla.

Il crepuscolo è come una cerniera, se si rompesse il nostro mondo collasserebbe, è il confine che tiene e insieme separa le cose.

Lo scienziato Charles Sanders Peirce (1839-1914) si chiedeva se il limite che separa una superficie bianca da una nera, fosse bianco o nero.

Parecchi anni prima, anche Aristotele si era posto una domanda simile, ovvero se il limite che separa un corpo in quiete da uno in movimento, fosse fermo oppure si muovesse.

Leonardo da Vinci invece la metteva in questi termini: «il limite che separa il mare dall’aria, è asciutto o bagnato?»

Belle domande. Si capisce che erano persone preparate.

Io non conosco le risposte, tuttavia, se tra il giorno e la notte si trova il crepuscolo, allora forse una possibile direzione si intravede.

9 Feb 2021 | 18:41 | -9,79°

Non c’è nulla -

i campi e le montagne

rubati dalla neve

 

Naito Joso
(1662-1704)

15 Feb | 06:36 | -10,29°

A partire più o meno dal XVII secolo, la pittura si è interrogata su come rendere nel modo migliore eventi quotidiani ma di straordinaria bellezza, come un’alba, un tramonto oppure le nuvole. Lorrain, Constable, Turner, la scuola di Barbizon, gli Impressionisti e poi tutti i movimenti a seguire, ognuno di questi ha aggiunto qualcosa.

Con lo sviluppo tecnologico si sono aperte nuove possibilità; il pittore inglese David Hockney ha deciso di superare la limitatezza della fotografia in modo da rendere più completo quello che una macchina non potrebbe mai fare e così - per rendere la complessità della visione umana - ha utilizzato nove macchine fotografiche tutte assieme.

Il modo in cui vediamo è estremamente complesso e stratificato. Non solo abbiamo una visione binoculare, ma percepiamo lo spazio in modo continuo, adattando l’occhio ad ogni momento e poi filtrando il tutto attraverso la memoria.

Insomma è un gran casino, che se uno ci pensasse non farebbe mai nemmeno una foto perché qualsiasi immagine è tremendamente inadeguata rispetto alla realtà.

26 Jan 2021 | 07:09 | -8,76°

A differenza di Hockney, io di macchine fotografiche ne ho una, per cui ho fatto con quella.

Anziché riprendere il solito soggetto con tanti sguardi diversi, ho ripreso la solita scena per tanti giorni di fila.

Invece di aumentare i punti di vista, ho aumentato le rappresentazioni, mantenendo costante lo sguardo; che sarà parziale, incompleto e pure approssimativo, però è sempre quello.

Ed è all’interno della continuità che poi si riescono a leggere le differenze, da quelle più marcate a quelle più morbide.

4 Feb 2021 | 18:19 | -7,27°

[...]
Gentile questo venire giù dal cielo

suo garbato zittire le macchine operose

fare una bolla silenziosa

nel gran via vai del mondo.

Un grazie slarga il respiro

si spande in gioia per tutto il panorama

e dove l’occhio guarda forse risana. Ora.

da "Per solitario andare"
in "Bestia di gioia"

Mariangela Gualtieri

9 Feb 2021 | 06:53 | -9,08°

L’idea di rappresentare sempre il solito soggetto non è certo nuova.

Le serie dedicate ad un solito tema erano ben presenti nell’arte orientale, in particolare ebbero grande effetto in Europa quelle di Hokusai e Hiroshige.

Monet le conosceva, ecco perché nella sua vita si è incantato per almeno quattro volte diverse (i covoni, la cattedrale, i pioppi e le ninfee) .

A Cezanne invece bastò vedere una montagna per giurarle fedeltà tutta la vita.

Come Georgia O’Keffee; anziché della Sainte-Victoire lei si innamorò del Cerro Pedernal, lo vedeva da casa sua, nel New Mexico e lo amava così tanto da dire «è la mia montagna privata. Mi appartiene. Dio mi ha detto che se l’avessi dipinta abbastanza avrei potuto averla».

Io, nonostante ne sia innamorato, non penso che questo paesaggio mi appartenga; le cose belle devono essere condivise, non perché siano belle ma perché guardarle fa bene, e stare bene è un diritto di tutti.

26 Jan 2021 | 18:21 | -9,54°

Ho iniziato a realizzare questa serie di immagini sentendo poco adeguato l'approccio che avevo fino a lì tenuto nei confronti del mio lavoro: era diventato una sorta di caccia, come se la bellezza fosse una preda e andasse scovata e - guarda caso - si trovava sempre un po' più in là; nel giardino del vicino, nella valle accanto, in un'altra regione, oltre il confine, di là dal mare.

Mi sono chiesto se davvero il fatto di non potersi muovere pregiudicasse la ricerca estetica e allora ho capito che più mi muovevo e più in realtà venivo distratto dalla ricerca stessa e dalla ricerca di un soggetto che fosse sempre nuovo. La bellezza si trova già attorno a noi, è ovunque, basta saperla vedere.

Mentre riflettevo su queste cose, ho capito come il verbo inglese to shoot sia poco indicato per esprimere il senso della fotografia: non si spara a niente, non è il nostro sguardo che va come una freccia verso il mondo ma è il mondo che si proietta verso di noi, e allora non resta altro che raccogliere le fotografie, proprio come si fa con i frutti.

Il francese ci va più vicino - prendre une photo - rende abbastanza bene l'idea. Anche lo spagnolo - tomar - utilizza un bel verbo e funziona, si usa per indicare sia il bere che il fare una foto, e in effetti la macchina fotografica, quando apre l'otturatore, lascia che il mondo si riversi al suo interno.

10 Feb 2021 | 06:51 | -8,86°

C’è un che di vagamente selvaggio nella qualità estetica del mondo. 

A volte è meglio restar fermi immobili e lasciare che sia lei a venirci incontro, piuttosto che travestirsi da avventurieri e andare ovunque pur di trovarla.


Ci vuole un po’ di gentilezza, bisogna saper aspettare, farsi annusare e infine farsi accogliere. 

«Bisogna essere visitati, è inutile cercare le cose» diceva Carmelo Bene, e forse aveva ragione.

21 Jan 2021 | 18:10 | -8,77°

«All’inizio le montagne sono montagne e le vallate sono vallate
 

Poi le montagne non sono più montagne e le vallate non sono più vallate
 

Alla fine le montagne sono montagne e le vallate di nuovo vallate»
 

detto Zen

28 Jan 2021 | 18:20 | -9,06°

Di crepuscoli ne esistono tre tipi: qui è stato preso in esame solamente il crepuscolo nautico.

Ha questo nome particolare perché se ci trovassimo in mare, con cielo sereno, un sestante (e adeguate conoscenze), sarebbe possibile stabilire la nostra posizione, guardando ancora sia le stelle che già il mondo attorno a noi.

È un momento di equilibrio cosmico; questi sono gli unici attimi all'interno di una giornata in cui abbiamo la solita la quantità di luce sia in cielo che in terra. Siamo equidistanti tanto dalla notte quanto dal giorno.

Idealmente questo momento si verifica quando il sole si trova a -9° sotto la linea dell'orizzonte, tuttavia la nuvolosità e l'orografia possono cambiar le cose di pochi gradi.

24 Jan 2021 |07:21 | -7,02°

«Sedendo quietamente, senza fare nulla

la primavera giunge e l'erba cresce da sé.»


Zenrin kushu

3 Feb 2021 | 18:22 | -7,98°